Il primo numero del 1999 della Rivista intende sollecitare l'attenzione del lettore su una varietà di temi che, considerati partitamente ovvero nelle loro oggettive interconnessioni, costituiscono grande parte del lavoro dell'intelligence in questo scorcio di fine millennio.
Per fare il punto sull'azione di contrasto alla criminalità organizzata sono state poste, nell'intervista di apertura, alcune domande a Piero Luigi VIGNA, Procuratore Nazionale Antimafia. L'interessante conversazione è ricca di spunti di riflessione su molteplici profili di questa difficile battaglia che tra l'altro trova concrete attualizzazioni nel lavoro di
BUTTICE', relativo ai problemi emergenti nella prospettiva dell'introduzione dell'Euro come moneta circolante. Certamente rilevante, in tal senso, è che la prima importante operazione concernente la falsificazione della nuova valuta, preceduta da significativi allarmi dei Servizi inglesi e dello stesso SISDe, abbia riguardato un'organizzazione operante a Palermo.
Nei mesi scorsi, attraverso la pubblicazione di articoli, documenti e recensioni, la Rivista ha più volte approfondito il tema assai attuale dei nuovi movimenti religiosi. L'argomento, al di là di ogni considerazione sulle tendenze culturali di fine secolo, interessa soprattutto nella misura in cui talune sue manifestazioni concretizzino, in generale o specificamente, una minaccia per la sicurezza ovvero incidano su aspetti, come quello della tutela dell'integrità psichica, oggetto di particolare attenzione da parte dell'ordinamento.
In tale ambito, la Rivista ospita un qualificatissimo "
Forum" tra alcuni dei massimi esperti del problema, che analizzano la questione dei culti da tutti i possibili punti di vista, per comprenderne le profonde motivazioni e valutarne l'impatto sulla realtà individuale e sociale, compresi i profili della sicurezza, nell'imminenza del Giubileo dell'anno 2000.
Lo stesso filo collega anche la pubblicazione di stralci del rapporto della Commissione consultiva in materia di protezione dello Stato riguardante la
Scientologia in Svizzera nonché la recensione del bel libro di
DI FIORINO, psichiatra, intitolato "L'illusione comunitaria".
Disoccupazione e sicurezza (COFFERATI), problematiche strategiche nei Paesi arabi (
STRIKA), information warfare (
DI NUNZIO), problematiche internazionali connesse alla questione islamica e all'equilibrio nei Balcani e nell'Europa sud-orientale (
PIACENTINI) sono alcuni degli altri argomenti scelti dalla Rivista per questo numero, cui si aggiunge il tema "intelligence", trattato nell'articolo del direttore responsabile della Rivista,
Marco VALENTINI, e in una breve riflessione di
Umberto ECO che, sebbene pubblicata da un settimanale qualche anno fa, sembra ancora attuale e interessante. Il tema è ovviamente presente, con ricchezza di contenuti, anche nella
Relazione semestrale presentata al Parlamento dal Presidente del Consiglio Massimo D'ALEMA.
Come di consueto, la Rivista propone anche documentazione che è possibile trarre da realtà ed esperienze diverse da quella italiana. E' il caso del
Giappone, di cui vengono forniti in questo numero elementi sull'organizzazione dell'intelligence; della
Repubblica Ceca, per la quale si offre alla lettura la recentissima e rigorosissima Legge sulle informazioni classificate; degli Stati Uniti, di cui si pubblica una sentenza di permanente attualità della
Corte Suprema sulla questione, strategica per l'intelligence, della protezione dell'identità delle fonti.
Costante è l'attenzione sui temi posti dalle nuove tecnologie. Due contrastanti provvedimenti giudiziari, pubblicati nella parte III, rappresentano lo "stato dell'arte" nella giurisprudenza italiana sul problema fondamentale, ma ancora controverso, della
responsabilità degli Internet providers.
Nella parte delle recensioni si avvia una novità che la Rivista spera di offrire con frequenza ai suoi lettori: una breve intervista con l'autore di un volume (
LUTTWAK, in questo numero) che è segnalato per la lettura. Ma altri testi veramente interessanti sono recensiti in questo numero. Tra questi (non ancora editi in Italia), quello della
VICKERS, riguardante la storia della tormentata regione del Kosovo, di tragica attualità, e quello di
BREITMAN, che tanta polemica ha sollevato in relazione al mai sopito interrogativo se sia stato fatto tutto il possibile, a suo tempo, per impedire la "Shoah".
Chiudono le curiosità storiche, con un brano veramente piacevole di
STRONG in cui, ancora una volta, la correlazione tra intelligence e momento decisionale è posta in luce come chiave di lettura di importanti avvenimenti della storia.